Questo piatto – in dialetto chiamato “capuzi garbi” – è una ricetta così regionale che l’unico problema per realizzarla è quella di trovare i veri ingredienti necessari: come le luganighe de cranio o quelle di Vienna, tipiche del nord-est d’Italia. Quindi, mettetela pure nel cassetto e quando passate da quelle parti raccogliete il necessario, altrimenti spazio all’ingegnosità per trovare i sostituti..
INGREDIENTI per 6 persone
- ½ cipolla
- 1 kg di crauti precotti (si trovano i barattoli già pronti)
- 3 costarelle
- 200 gr di pancetta affumicata (tagliata spessa in una fetta unica)
- 3 salsicce di cranio (tranquilli è solo un nome)
- 3 salsicce Vienna (anche questo è solo un nome: è molto simile a un Wurstel)
- Olio, sale, pepe, cumino e 2 foglie d’alloro
PROCEDIMENTO
Soffriggi la cipolla in abbondante olio, nel frattempo metti i crauti in uno scola pasta e sciacquali bene. I crauti hanno un sapore molto “acetoso” quindi io consiglio di strizzarli e sciacquarli più volte altrimenti anche il piatto finale saprà molto di aceto.. ma può piacere, dipende dai gusti. Unisci i crauti al soffritto e gira bene per circa 5 minuti in modo che si insaporiscano. A questo punto regola di sale, pepe aggiungi un generoso pizzico di cumino, 2 foglie di alloro e acqua finché non sono completamente coperti.
E’ il momento delle costarelle, se hai una coltello a mannaia spezzale a metà e uniscile ai crauti non appena il tutto prende il bollore. Dopo 20 minuti aggiungi anche la pancetta affumicata tagliata a pezzettoni: non tipo fumé ma grandezza boccone. Dopo altri 40 minuti aggiungi le “cranio” anche queste tagliate a metà o in 4. Dopo mezz’ora aggiungi le “Vienna” (tutto va tagliato a metà o in 4 in modo che alla fine ciascuno abbia almeno un pezzo di ogni cosa nel piatto).
Infine lascia cuocere i “capuzi garbi” per un’altra mezz’ora mescolando di tanto in tanto.Tra tutto i crauti dovranno cuocere per minimo due ore: i triestini dicono che più stanno su e più diventano buoni perché prendono il sapore della carne: l’importante è che alla fine siano asciutti, cioè tutta l’acqua dovrà essere evaporata durante la cottura.
Servi con birra chiara, intonando “..e anca el tram de Opcina..”
Ciao!
Ho trovato per caso il blog e per caso c’era in evidenza questa ricetta. Io sono triestina e quindi mi sono stupita di vedere i capuzi garbi in un sito “non triestino”! 🙂
L’unica cosa è che le luganighe (e non luganeghe, che è un termine veneto) de CRAGNO sono semplicemente le salsicce che si comprano in una qualunque macelleria, mentre le luganighe de Vienna non sono simili ai wurstel, sono proprio semplici wurstel di maiale! Quindi è tutto reperibile al supermercato 😉
sempre io. Sono una cafona saccente. Scrivo senza leggere tutto prima. Se vuoi puoi cancellare il commento – anche se le luganighe le ho sempre trovate ovunque. Scusami 🙁
Ciao Monica, ti ringrazio per la correzione del termine che ho provveduto a cambiare. Per quanto riguarda il reperimento di Cragno e Vienna ti dico che io vivo nel centro Italia e ti assicuro che da queste parti non si trova né l’una né l’altra, e soprattutto ti assicuro che le normali salsicce reperibili nel resto d’Italia (al supermercato o in macelleria) non hanno niente a che fare con le luganighe de cragno che si trovano in Friuli Venezia Giulia. Anche per quanto riguarda le Vienna c’è una sensibile differenza con i normali Wurstel classici. Forse per te che vivi a Trieste è normale trovare “ovunque tu vada” questi ingredienti ma i miei genitori che anche sono triestini ma hanno vissuto 30 anni ad Ancona, ogni volta che tornavano a Trieste prima di ripartire facevano gran scorta da Duke lamentandosi che nel resto d’Italia prodotti del genere non esistono! ..e comunque: sono nata a Trieste anche io! 🙂 Alla prossima ricetta..
purtroppo le luganighe de cragno (Kranj) non si trovano facilmente, figurarsi che già a Monfalcone (GO) a 30 km non le ho viste!
per quanto riguarda le vienna sono diverse dai wurstel.
sono affumicate crude e poi cotte a vapore, hanno un gusto diverso e non sono dolci, sono più simili alle sevelade trentine.
Xè molti tipi de wurstel viennesi, de solito no xè fumigadi (tipo bratwust ecc.)